JE N'AI RIEN OUBLIE' (SMALL WORLD) |
|
|
|
|
|
|
|
di Bruno Chiche, con Gérard Depardieu, Alexandra Maria Lara, Françoise Fabian, Niels Arestrup, Nathalie Baye, Yannick Renier
(Francia, 2010)
|
|
|
|
|
|
|
|
Ho spesso pensato che un film malriuscito riuscisse più facilmente a far capire cosa significhi fare del buon cinema; piuttosto di spiegare laboriosamente i meriti di un capolavoro. SMALL WORLD ne è la conferma clamorosa. Tratto da un testo sopraffino, il primo romanzo dello scrittore svizzero Martin Suter che per tanti lettori si è impresso nella memoria in modo indelebile, con un avvio dal peso esistenziale e sociale rappresentato dall'inizio di una malattia d'Alzheimer, ma con l'ulteriore sviluppo in una riflessione sulle conseguenze di un ritorno preciso alle memorie dell'infanzia, e infine su una pittura alla Chabrol del cinismo dell'ambiente borghese che fa da quadro, il film aveva tutto per significarsi. Ma il cinema, come ogni forma di espressione artistica, si costruisce innanzitutto sul proprio linguaggio; poi, e di consgenza, sui suoi contenuti. Non basta allora una serie di tutti quei temi in evoluzione, la presenza di un mostro di sensibilità (magari qui un tantino compiaciuta) come Gérard Depardieu, di altri attori esperti come Arestrup, Fabian, Baye, Renier e la presenza fresca di Alexandra Maria Lara per sfuggire ai grevi cascami del telefilm più o meno di lusso. Se la sceneggiatura e il montaggio già ci pensano a sottolineare grossolanamente l'accaduto, è la regia, di un accademismo sconsolante, a piombare ogni possibilità di evasione verso l'umano, il sociale, e lasciamo perdere il poetico.
|
|
Il film in Internet (Google)
|
Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
|
|
|